Negli ultimi vent’anni nel mondo del lavoro si è affermata la mitologia del lavoro in gruppo. Abbiamo giustamente enfatizzato l’idea della collaborazione, della partecipazione, dello stare insieme, del progettare insieme, sempre e…
Alcuni giorni fa sulle pagine dei giornali si è molto discusso del presidente degli industriali di Cuneo che ha invitato le famiglie con un figlio in età da liceo a…
Read More Se ritorna l’assurdo dilemma “lavorare o studiare?”
L’alternanza scuola lavoro è una messinscena retorica che distoglie i ragazzi dallo studio? Uno strumento perverso per reclutare gratis bassa manovalanza? Lo strumento fondamentale per favorire l’integrazione tra due mondi…
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Anche quest’anno al Forum Ambrosetti di Cernobbio per imprenditori, manager, politici ed economisti hanno animato il dibattito “luddista” sul futuro del lavoro. Il mondo “che conta” si preoccupa: le macchine…
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Qualche mese fa McDonald’s e il ministero della pubblica istruzione hanno siglato un accordo per lo svolgimento di percorsi di alternanza scuola-lavoro all’interno dei ristoranti McDonald’s. Fino a 10.000 studenti…
Il dibattito su scuola e lavoro ha le sue “mitologie”. Una delle più consolidate riguarda l’alternanza scuola lavoro.
La vulgata dice:
- I giovani italiani al termine degli studi non hanno la più pallida idea di come funziona la “vita vera” nelle aziende;
- Le aziende hanno difficoltà ad assumere i giovani neolaureati o neodiplomati perché non sono preparati concretamente alle sfide del lavoro;
- I giovani italiani studiano soltanto e non sanno fare niente;
- All’estero (soprattutto il mitico modello tedesco) la scuola insegna “i mestieri” e questo spiega il differenziale di occupazione giovanile tra noi ed altri importanti stati europei;
- Per entrare nel mondo del lavoro bisogna in qualche modo averlo “annusato”, aver fatto esperienza anche solo del “contesto ambientale”.
Siccome queste affermazioni sono considerate verità di fede (e tali sono perché non poggiano su riscontri oggettivi e dunque non sono “popperianamente” falsificabili) la politica si adegua: